Giovani lavoratori
Inizia oggi a credere nel tuo domani
Hai iniziato a lavorare da qualche tempo e ti stai ancora chiedendo se iscriversi a un fondo pensione sia la scelta giusta? Non sei il solo. Molti colleghi hanno già fatto questa scelta con entusiasmo, ma magari hai sentito dire che il fondo pensione è un impegno “per sempre”, che i tuoi soldi vengono investiti nei mercati finanziari e che alla pensione potresti non recuperare tutto il capitale versato.
Spesso si tratta di “falsi miti” o di informazioni incomplete. Il nostro obiettivo è quello di fare chiarezza, offrendoti tutte le informazioni necessarie per valutare con calma e con consapevolezza se il fondo pensione è la soluzione giusta per il tuo futuro.
Partiamo da un dato importante: con l’introduzione del sistema di calcolo contributivo a metà degli anni ’90, sono entrate in gioco nuove variabili che prima non influivano sulle pensioni delle generazioni precedenti. Oggi, fattori come periodi senza contributi, carriere lavorative discontinue e l’aumento dell’aspettativa di vita possono ridurre in modo significativo l’importo della pensione pubblica.
Qual è il rischio? Ricevere una pensione che potrebbe non bastare a mantenere lo stile di vita a cui si è abituati una volta terminata l’attività lavorativa.
La previdenza complementare nasce proprio per affrontare questa sfida, offrendo la possibilità di costruire un capitale aggiuntivo che integra la pensione pubblica e guardare al futuro con maggiore pianificazione e consapevolezza.
Sono in tempo per migliorare il mio futuro pensionistico?
Nella previdenza complementare c’è una regola importante: prima inizi, più risparmi. In tutti i sensi. Più tempo hai a disposizione per accumulare, meno si dovrà versare ogni anno per raggiungere i propri obiettivi. Inoltre, più a lungo si resta iscritti, più benefici fiscali si potranno ottenere, pagando meno tasse al momento della pensione.
Detto questo, non è mai troppo tardi per iscriversi a un fondo pensione. Fin da subito si può usufruire della deducibilità fiscale sui versamenti volontari, fino a un massimo di 5.164,57 euro all’anno. E i lavoratori dipendenti che destinano anche il TFR maturando (Trattamento di Fine Rapporto) alla previdenza complementare, possono ricevere un contributo extra dal proprio datore di lavoro: un vantaggio che, se non ci si iscrive,si rischia di perdere.
La previdenza complementare è uno strumento prezioso: se ben conosciuto e utilizzato, consente di costruire in modo consapevole e lungimirante un pensionamento che rispecchi davvero le proprie aspettative.
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